venerdì 3 marzo 2017

Tesla Test!

Provata la Tesla 90 d a due motori e trazione integrale.

Una vettura davvero intrigante che è stata introdotta pochi anni or sono sul nostro mercato.


Berlina del segmento "Premium" declinata in diverse potenze, espresse in kw, sia con trazione posteriore sia integrale.
Il frontale è stato rivisto nell'ultima edizione ed è scomparsa la finta griglia del radiatore, per assumere il "familyfeeling" della Model X, il SUV elettrico della casa.


La vettura della nostra prova, una 90d era dell'ormai consueto rosso scuro metallizzato, che è diventato un classico del marchio. Il costruttore statunitense ha previsto uno stabilimento di assemblaggio finale delle vetture destinate all'Europa, sito a Tilburg, nei Paesi Bassi, dove vengono installate le batterie, sempre "fresche", e i motori elettrici. Il disegno della berlina americana è dovuto a Franz von Holzhausen, designer statunitense di evidenti origini germaniche, già capo dello styling alla Mazda.

L'incontro con la grande vettura avviene nel garage sotto la Piazza Gae Aulenti, sede di Tesla Milano, dove la Tesla Italia ha realizzato una parete dedicata alla ricarica dei veicoli in prova:
Su questa parete sono installati i cavi per il Supercharger a 380 v che è l'unico in grado di ricaricare completamente le batterie, che sono posizionate sotto il pianale e garantiscono così un baricentro molto basso e permettono le prestazioni eccezionali della vettura anche su percorsi tormentati, impedendo il rollio.

L'impatto con la vettura è certamente spiazzante: bassa e lunga viene preceduta dalla nomea delle inusitata quantità di "gadget" elettronici che la equipaggiano.

Tramite un'applicazione presente sullo smartphone la vettura esce silenziosamente dal suo parcheggio e viene a presentarsi davanti al conducente, manca solo che le porta si apra da sola per accoglierlo!


Davanti al conducente un cruscotto digitale che informa il conducente delle varie funzioni della vettura, come la velocità, la carica della batteria ecc.

Nella console è disposto il computer di comando generale, dal quale è possibile accedere e selzionare tutte le opzioni presenti a bordo, come l'altezza dal suolo, la temperatura a bordo, il riscaldamento dei sedili, la navigazione stradale e quella su internet.
Si, perchè tutte le Tesla sono perennemente connesse alla rete, fra di loro e con il computer centrale della casa, tutto, però, nel rispetto dei necessarii requisiti di privacy.,

Questo permette di aggiornare auomaticamente e in tempo reale le opzioni di software, attualizzare le mappe geografiche, memorizzare i percorsi e anche segnalare irregolarità del terreno, buche, cantieri.

                                          Photo credit: WIRED

Prendiamo posto nella vettura, in un ampio sedile e ci caliamo nell'abitacolo, invero circondato da "device": bisogna farci l'abitudine. Selezioniamo l'opzione di guida "ricarica dinamica" che frena leggermenta nell'uso abituale e differisce da un normale cambio automatico poichè elimina l'effetto "ruota libera" degli automatici convenzionali, ma permette di recuperare energia in rilascio e di risparmiare le pastiglie dei freni. Dopo un breve periodo di adattamento diventa quasi divertente lasciarlo inserito. In alternativa si può selezionare dall'ampio display l'opzione che simula un cambio automatico tradizionale. Devo ammettere che questo schermo alla mia destra sempre illuminato con mappe e informazioni sulla vettura almeno all'inizio rischia di essere una fonte di distrazione, infatti è possibile oscurarlo.

Nel traffico l'auto "osserva" e ritrasmette al pilota tutto ciò che può rappresentare un pericolo, come veicoli in avvicinamento, moto, ostacoli fissi, ma lo fa in una maniera che potrei definire "morbida": è come un discreto assistente di viaggio che informa in maniera educata quali possono essere i possibili pericoli intorno a noi.

Nel traffico urbano è agile e molto scattante, por considerando gli oltre due metri di larghezza con gli specchi retro aperto e la lunghezza che sfiora i cinque metri. Anche il peso totale che si avvicina ai 2500 kg ma non si sente, neppure nella guida veloce in autostrada.
Ma di questo alla prossima puntata.
caratteristiche della vettura provata:
Autonomia:  528 km 
Potenza massima: 310 kW (422 CV)
0-100 km/h4,4 s
Velocità massima: 250 km/h (Autolimitata)

https://www.tesla.com/it_IT/

Non dimenticate di visitare il forum creato dagli appassionati della Tesla: http://www.teslari.it/forum/press/

giovedì 2 marzo 2017

Ford e Lego??? Modellismo!!!!

Da oggi disponibile la collezione Speed Champions di LEGO® ideata per celebrare le vittorie di Ford a Le Mans



o  Le iconiche Ford GT che hanno trionfato a Le Mans nel 1966 e di nuovo la primavera scorsa, a 50 anni esatti dall’epica vittoria con 3 GT40 a occupare tutti e 3 i gradini del podio, sono parte della collezione Speed Champions di LEGO®, dedicata alle supercar più famose di sempre


o  La nuova serie Speed Champions di LEGO® dedicata all’Ovale Blu, da oggi disponibile sul mercato, ha come protagoniste l’iconica Ford GT40 e la nuova supercar Ford GT, e include i piloti, la bandiera a scacchi e il trofeo, tutto perfettamente riprodotto con i celebri mattoncini colorati per rivivere i magici momenti dei trionfi a Le Mans


o  Per Craig Callum, head of design di LEGO Speed Champions, che nel tempo libero si dedica alle corse al volante di una Ford Model A Hot-Rod, e che ha iniziato la sua carriera proprio come progettista di auto, realizzare questa collezione è stato un ‘progetto da sogno’


Colonia, Germania, 2 marzo 2017 – Le iconiche Ford GT che hanno trionfato a Le Mans nel 1966 e di nuovo la primavera scorsa, a 50 anni esatti dall’epica vittoria con 3 GT40 a occupare tutti e 3 i gradini del podio, sono parte della collezione Speed Champions di LEGO®, dedicata alle supercar più famose di sempre.

La nuova serie Speed Champions di LEGO® dedicata all’Ovale Blu, da oggi disponibile sul mercato, ha come protagoniste l’iconica Ford GT40 e la nuova supercar Ford GT, e include i piloti, la bandiera a scacchi e il trofeo, tutto perfettamente riprodotto con i celebri mattoncini colorati per rivivere i magici momenti dei trionfi a Le Mans.

“Molte persone nella mia squadra sono cresciute con il mito della vittoria epocale di Ford a Le Mans del 1966 e hanno provato l’emozione di ‘ricostruirla’ e vederla rivivere, per la prima volta attraverso i mattoncini LEGO”, ha dichiarato Dave Pericak, Global Director di Ford Performance. “Questa serie LEGO è un potente mezzo per raccontare la nostra storia a Le Mans, e mi auguro possa essere di ispirazione per i piloti, gli ingegneri e designer del futuro”.

Ford ha vinto a Le Mans nello scorso giugno, nella categoria GTE Pro, ritornando sulla scena a 50 anni esatti dall’epica vittoria del 1966. Il LEGO Group ha lavorato a stretto contatto con i team di design e licensing di Ford per assicurare la perfezione di ogni dettaglio relativo alle sportive vincenti dell’Ovale Blu.

“Questo è stato un progetto da sogno, molto impegnativo. La Ford GT40 è una delle vetture da corsa più iconiche di tutti i tempi, e la nuova Ford GT è semplicemente incredibile”, ha detto Craig Callum, Head of Design, di LEGO Speed Champions. “Sono modellini disegnati per i più piccoli, ma con un’attenzione particolare per i fan più adulti che verificano ogni nostra riproduzione attraverso la lente dell’autenticità”. Callum, che nel tempo libero si dedica alle corse al volante di una Ford Model A Hot-Rod, e che ha iniziato la sua carriera proprio come designer di auto, ha aiutato a sviluppare 10 prototipi prima che venissero selezionate le versioni finali di ogni esemplare, il tutto utilizzando mattoncini LEGO nelle forme e dimensioni già esistenti.

È possibile assistere all’assemblaggio di un kit in tempi record qui.

La nuova serie LEGO che riproduce la Ford GT40 e la nuova Ford GT è disponibile sul sito https://shop.lego.com/it-IT/Ford-GT-2016-e-Ford-GT40-1966-75881 ad un prezzo consigliato di 34.99 euro. Erano invece già presenti sul mercato le serie LEGO che ripropongono la Ford Mustang, https://shop.lego.com/it-IT/Ford-Mustang-GT-75871 e l’F150 Raptor assieme alla Ford Model A Hot-Rod, https://shop.lego.com/it-IT/Ford-F-150-Raptor-e-Hot-Rod-Ford-Model-A-75875 .

Ufficio Stampa Ford Italia.

mercoledì 1 marzo 2017

Wrangler in scala ridotta: modellismo

Jeep Wrangler da salotto?


Gli appassionati di auto molto spesso sono anche avidi collezionisti di modelli in scala.
Ho così selezionato alcuni modelli trovati nella piccola mecca dei collezionisti di auto in scala.
Da http://www.tinycars.it/ a Milano, in Via Cenisio, 19, angolo Via Monte Asolone, tel 02 31 38 30
troverete molti modelli di piccole grandi Wrangler. 
Io ci sono stato con la fuoriserie che ho avuto la possibilità di provare grazie all'Ufficio Stampa del gruppo FCA, un esemplare fuori catalogo, come dimostra anche il colore "one off" e 
l'adesivo di http://garageitaliacustoms.it/, l'atelier delle customizzazioni su misura creato da Lapo Elkann-Agnelli.


Eccomi con "La Poderosa" Jeep V6 da 295 Hp:
Da Tiny Cars ho trovato la consueta atmosfera di cordiale amicizia data la passione condivisa per i motori.

Ecco altri modelli in vendita:
Una Rubicon in un "Pale Green Metallic" nella insolita scala 1/27.
Nella più usuale 1/43 invece la vettura dell'introduzione a questo articolo, qui di seguito.
A seguire due altri modellini, sempre in scala 1/43, di stile quasi militare:
Ed ecco la seconda:
Insomma non Vi resta che passare in negozio, telefonare, inviare una e-mail o scrivere un messaggio su Facebook per metterVi in contatto con il titolare, Enrico Sardini, grande amico di American Auto Italia!

Ci vediamo presto!



Messaggio promo/Redazionale.

martedì 28 febbraio 2017

Jeep Wrangler V6 Test, II parte. Pioggia.

La pioggia, bestia nera delle vetture potenti e leggere nella parte posteriore.
Confesso che con la strada bagnata temevo comportamenti inconsulti, tipo testa-coda all'angolo mentre acceleravo.
Invece no, niente di tutto questo, il baricentro alto si fa sentire, ma non ho mai avuto l'impressione che le ruote posteriori volessero prendere il posto delle anteriori...
Insomma in autostrada con rischio "aquaplaning" il comportamento è stato semplicemente perfetto, considerando che è pur sempre un veicolo creato per superare ostacoli naturali ma la sicurezza non è stata dimenticata: l'anti skid è presente come anche quattro dischi che offrono una frenata sicura, mai brusca, che non mi ha dato segni di pericolosi bloccaggi.
Insomma un comportamento onesto e sicuro, che poteva essere smentito dalle sospensioni ovviamente tarate per una guida su strade dissestate:
passata anche questa prova!


lunedì 27 febbraio 2017

Jeep Wrangler V6 Test, I parte.

Provato il Graal delle Jeep!

Forse non tutti sanno che...Così inizia una rubrica di aneddoti di un celeberrimo settimanale di quesiti e giochi.

Anche nel mondo Jeep ci sono delle chicche nascoste, infatti in esclusiva abbiamo avuto in prova una Wrangler JK a tre porte dotato dell'ottimo propulsore da 3,6 l, V6 a benzina con 285 hp/209 kw, Euro 6.

Una scelta insolita per il mercato italiano, una vettura scioccamente tartassata da un'imposizione fiscale strampalata che spinge l'acquirente medio ad orientarsi verso il modello, comunissimo, dotato del propulsore diesel a quattro cilindri.

Per me che sono un jeeppista antico, ritrovarmi su una vettura di questo tipo a benzina è stato un ritorno ad un lontano passato.
Sono stato il felice proprietario di una Jeep CJ 7 Golden Eagle dotata del V8 American Motors da 304 c.i., pollici cubi, ovvero 4'981 cc, per una fantastica potenza di...135 hp!
Si, perché si era nel periodo della caccia alle streghe scatenata dagli ambientalisti americani che avevano forzato la mano al governo USA che si era dovuto adeguare e imporre drastiche misure per combattere le emissioni delle vetture, e la soluzione più semplice passava attraverso la riduzione della potenza specifica, oltre all'installazione dei catalizzatori.

Insomma, ritrovarmi cullato dal rombo discreto di questo motore a benzina mi ha dato sensazioni che il guidatore del giorno d'oggi forse non proverà mai.

Avevo già avuto modo di avere il propulsore Pentastar sotto il cofano di una Dodge Charger nera, del 2011, che avevo guidato anni or sono negli USA.
Un motore che sorprende per la regolarità di funzionamento e per la coppia.
Nel caso della Jeep, coppia nettamente aumentata rispetto alle versioni stradali.
Quello che però mi piacerebbe trovare, per spingere le vendite di questa versione che meriterebbe molta più diffusione, quantomeno perché non puzza di gasolio, è una versione depotenziata elettronicamente a 185 kw come quella che veniva montata sulla Lancia Thema, che lascerebbe così a secco le sanguisughe erariali.
Ecco un filmato di un breve percorso in fuoristrada:

La vettura della prova monta cerchi da 18" con pneumatici Bridgestone, dal disegno non particolarmente aggressivo, che però offrono un buon compromesso fra la guida su asfalto e un fuoristrada leggero, senza compromettere, fortunatamente, il comfort acustico.
Infatti la vettura è sufficientemente silenziosa da poter permettere una conversazione anche sui cento chilometri all'ora, considerando poi che ha il tetto in tela.

Fine prima parte.