mercoledì 19 aprile 2017

Vintage: AMC Grand Wagoneer.

Oggi un po' di storia recente con la Jeep Wagoneer.

Prodotto ininterrottamente dal 1963 al 1991 è stato uno dei veicoli di fabbricazione statunitense con una produzione più estesa nel tempo.
                                                                                           Un esemplare del 1963.
Disegnato da Brooks Stevens, (https://it.wikipedia.org/wiki/Brooks_Stevens) per essere un veicolo da usare in un Ranch ma anche in città e in autostrada.
Un SUV prima ancora che esistesse un tale concetto.
                                                                                          Modello del 1978.

Anche Bloomberg considera l'acquisto di un Wagoneer come interessante investimento, leggete qui:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2015-08-26/why-now-s-the-time-to-buy-a-1984-1991-jeep-grand-wagoneer

Un veicolo che viene acquistato per i ricordi che suscita, almeno negli USA. E sapete dove vanno a finire? Long Island, Nantucket, Martha’s Vineyard, Cape Cod, la parte nord dello Stato di New York. Le  aree sciistiche del Colorado, Aspen e Vail e a  Sun Valley, nell'Idaho.


                                                                                                                                                     Modello 1984

Un veicolo che negli USA ha già raggiunto la quotazione di 0oltre $ 70.000, e che non accenna a vedere flessioni di vendita. Lo confermano gli specialisti del settore, che consigliano di puntare sulle ultime versioni, quello più ricche di accessori e meglio rifinite.
https://en.wikipedia.org/wiki/Jeep_Wagoneer_(SJ)

In questo nostro articolo Ve ne proponiamo una che ha avuto solo due proprietari, uno negli USA e uno in Italia. E' un modello del 1989, appunto delle edizioni finali, e viene offerto alla cifra davvero interessante di € 25.000.


E' stata nazionalizzata e ha targhe italiane.


Ovviamente ha il V8 da 360 " e il cambio automatico, e non manca certo l'aria condizionata!
E' stata "resprayed" del suo colore originale.

Per informazioni www.americanauto.it

Messaggio promo/redazionale.

martedì 18 aprile 2017

Ford Italia risponde.


American Auto Italia di intervista Andrea Del Campo Chief Press Officer di Ford Italia.


Proseguendo la ns. serie di interviste ai PR delle case americane in Italia, dopo aver parlato con il responsabile del gruppo FCA, Davide D'Amico, intervista che trovate qui: http://americanautoitalia.blogspot.it/2017/01/i-veicoli-usa-che-non-verranno.html
ora Vi propongo una chiaccherata col P. R. della Ford, Andrea Del Campo che, ricordiamo, nel corso del 2016 ha ben meritato il Motor Award 2016 come miglior addetto stampa del settore auto.
Ecco la ns. intervista:

Buongiorno,

vorrei porgerLe alcune domande sulla produzione USA e la presenza di veicoli da oltre oceano in Italia.

D- La Ford Mustang ha ricevuto il successo che Vi aspettavate in Italia? 
R- E' andata ben oltre le più rosee aspettative

D- Ha avuto più successo la versione aperta o quella chiusa? 
R- Fastback @80%, Convertible @20%

D- La motorizzazione preferita? 
R- 2.3 EcoBoost 317 CV @80%, 5.0 GT 421 CV @20%

D- Avete previsto una versione depotenziata per contrastare il superbollo? 
R- Mustang è un'auto globale, le cui scelte riguardo motorizzazioni e contenuti di prodotto rispondono a una domanda che abbraccia un mercato dai confini un po’ più ampi rispetto a quelli nazionali.. in generale, affiancare al 5.0 GT il 2.3 EcoBoost risponde alle esigenze del mercato europeo. In particolare, la nostra regolamentazione esprime una specificità ‘tutta Italiana’ che invece di incentivare il mercato delle auto sportive, a tutto vantaggio del gettito fiscale derivante dall’IVA, lo deprime, a tutto svantaggio del gettito fiscale derivante dal superbollo, e quindi in tal senso il 2.3 EcoBoost rappresenta una opzione meno onerosa per il cliente Italiano.

D- Le azione di "lobby" contro tale stortura del mercato potrebbero dare qualche risultato? 
R- Un semplice business case basterebbe per mostrare quanto il superbollo non abbia ragion d’essere dal punto di vista economico, ma la sua abolizione si scontrerebbe contro le posizioni politiche demagogiche che vedono in questo strumento un balzello sui ‘ricchi’.. Si tratta quindi di una decisione non economica, ma prettamente politica

D- Per quale motivo non avete sottolineato la provenienza da oltreoceano della Ford Edge? 
R- Al contrario, dal suo lancio, abbiamo sottolineato la provenienza americana delle Edge, proprio per rafforzare il nostro posizionamento nel mercato dei SUV quale brand che soprattutto nel continente americano ha per primo dato un senso a tale categoria di veicolo.



D- Perchè non viene fornita anche con motorizzazione a benzina? Visto che si pone in una categoria "Luxury" i clienti che gradiscono il modello a benzina sicuramente esistono. 
R- Come nel caso della Mustang, anche la Edge è un'auto globale, le cui scelte riguardo motorizzazioni e contenuti di prodotto rispondono a una domanda che abbraccia un mercato dai confini molto ampi... la scelta per il mercato europeo di un’unica motorizzazione diesel, declinata in 2 step di potenza, 180 e 210 CV, risponde pienamente a soddisfare la gran parte della domanda europea. secondo le ricerche di mercato condotte in tal senso.

D- Sono previsti in vendita altri modelli USA? Per esempio pick up e van. 
R- Non possiamo anticipare i piani di sviluppo futuri


D- Quali modelli USA sono in vendita ufficialmente in altri Paesi europei? 
R- Il Ford Explorer in Russia.



D- Come è possibile provare la Ford Mustang nelle sue varie versioni e combinazioni, nonché la Ford Edge? 
R- La rete dei nostri FordPartner, nell’ambito del parco di veicoli dedicati al test drive, offre la possibilità di provare sia Mustang che Edge.

Ringraziamo Andrea Del Campo e attendiamo di poterVi raccontare come vanno le Mustang e le Edge nei prossimi test.