giovedì 31 agosto 2017

Ford e Domino’s Pizza!



o   Ford Motor Company e Domino’s Pizza, catena di ristorazione internazionale e leader mondiale nel settore della pizza a domicilio, hanno annunciato una partnership per studiare il ruolo che, i veicoli a guida autonoma, potranno avere nelle attività di consegna a domicilio della pizza
                    
o   Nell’ambito della sperimentazione, i ricercatori di entrambe le società indagheranno le reazioni dei clienti nella loro interazione con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna

Ann Arbor, Michigan (U.S.) 30 agosto 2017  Ford Motor Company e Domino’s Pizza, catena di ristorazione internazionale e leader mondiale nel settore della pizza a domicilio, hanno annunciato una partnership per studiare il ruolo che, i veicoli a guida autonoma, potranno avere nelle attività di consegna a domicilio.

Nell’ambito della sperimentazione, i ricercatori di entrambe le società indagheranno le reazioni dei clienti nella loro interazione con un veicolo a guida autonoma, all’interno della loro esperienza di consegna. La sperimentazione avrà un ruolo cruciale per le società, entrambe molto interessate a valutare e comprendere le prospettive dei clienti, rispetto a un eventuale futuro che possa prevedere la consegna di prodotti alimentari con l’utilizzo di veicoli guida autonoma.

 Grazie alla nostra esperienza nell’ambito delle consegne a domicilio, osserviamo con grande interesse lo sviluppo di veicoli a guida autonoma, in quanto ci pare evidente che la mobilità stia attraversando una fase di grande ed epocale cambiamento” ha dichiarato Patrick Doyle, President e CEO di Domino’s Pizza. “ Siamo orgogliosi di posizionarci come brand leader nell’utilizzo di strumenti tecnologici e innovativi e siamo entusiasti di essere parte attiva nello studio degli effetti della consegna a domicilio, realizzata da un veicolo di guida autonoma. Questo è solo il primo passo, nell’ambito di un percorso di sperimentazione più ampio, che intendiamo intraprendere con Ford”.

Se da un lato, l’Ovale Blu continua a studiare l’utilizzo di veicoli a guida autonoma, costruendo una nuova area di business, dall’altro sperimentazioni, come quella con Domino’s Pizza, si rivelano fondamentali per garantire che tale innovazione sia applicata in modo da migliorare l’esperienza dei clienti. Il piano di inziare a produrre veicoli a guida autonoma dal 2021, ha, tra gli altri, l’obiettivo di soddisfare sia le esigenze di società partner sia quelle dei loro clienti.


“Nel nostro percorso di valutazione delle opportunità di business legate al mondo della guida autonoma, per facilitare la mobilità di persone e di merci, siamo lieti che Domino’s Pizza partecipi a questa importante parte del processo di sviluppo”, ha affermato Sherif Marakby , Vice President Ford, Autonomous and Electric Vehicles. “In quanto azienda che pone al centro l’esperienza del cliente, Domino’s Pizza condivide la nostra stessa vision sul futuro, che potrà migliorare la qualità della vita delle persone”.

Nelle prossime settimane, ad Ann Arbor, alcuni clienti di Domino’s Pizza avranno l’opportunità di ricevere il loro ordine direttamente da una Ford Fusion Hybrid Autonomous Research Vehicle, che sarà guidata da un Ford Safety Engineer in collaborazione con gli altri ricercatori. I clienti che accetteranno di partecipare, potranno monitorare il veicolo di consegna tramite GPS utilizzando una versione aggiornata di Domino’s Tracker®, l’App dedicata alla gestione dell’ordinazione. All’avvicinarsi del veicolo, riceveranno un messaggio di testo che conterrà il codice di sblocco del Domino Heatwave Compartment ™ all'interno del veicolo dove troveranno, ad attenderli, la loro pizza.

“Siamo interessati a sapere come reagiranno le persone a questo tipo di consegna”, ha dichiarato Russell Weiner , President di Domino’s Pizza USA. “La maggior parte dei nostri interrogativi riguarda gli ultimi 15 metri dell’esperienza di consegna. Per esempio, come reagiranno i clienti all’idea di dover uscire di casa per recuperare il proprio cibo? Dobbiamo assicurarci che l’interfaccia sia chiara e semplice. Dobbiamo capire se l’esperienza di un cliente potrà essere diversa se l’automobile sarà parcheggiata sul vialetto o accanto al marciapiede. Tutta la nostra sperimentazione sarà focalizzata al raggiungimento del nostro obiettivo: riuscire, un giorno, a rendere le consegne con i veicoli a guida autonoma il più possibile customer-friendly”.

Ford e Domino’s Pizza hanno completato i test preliminari utilizzando il veicolo in modalità self-driving sulle strade di MCity , il modello urbano, a grandezza naturale, sviluppato dall’Università del Michigan, per simulare le condizioni delle strade nelle metropoli contemporanee.

N.d. r. : ricordiamo che il modello Ford Fusion è direttamente imparentato con la Mondeo correntemente venduta in Europa, differisce per alcuni particolari e per la selezione di motorizzazioni e trasmissioni.


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mercoledì 30 agosto 2017

Tesla X test.

                            Tesla X, il SUV che non c’era.

                                                                      Antico e nuovo a confronto

Elon Musk, il fondatore della casa automobilistica americana che si dedica esclusivamente alle vetture elettriche è certamente un sognatore. Forse è anche un genio, certo è che le vetture ideate e prodottedalla Tesla fanno discutere.
Sulle pagine di American Auto Italia è già stato ospitato un dibattito acceso fra i sostenitori della scelta “tutto elettrico” e i suoi detrattori. Entrambe le posizioni sono condivisibili.
Il mercato, però, e gli acquirenti, hanno l’ultima parola. È molto recente il lancio della Model 3, una berlina di classe media, di prezzo contenuto, che offre un’autonomia di 250/300 km, staremo a vedere.
In questa prova ho avuto la possibilità di utilizzare un SUV della casa americana, anzi, il SUV elettrico, unico al mondo.

                                                                       Il frontale con la piccola apertura.

Come sempre prendo contatto con le vetture Tesla nell’autorimessa sottostante la Piazza Gae Aulenti ove è sito lo “store” di Milano, dove mi appare uno stuolo di Tesla attaccate al “power wall”, in ricarica e pronte per l’uso.

Il Model X che avrò in “test”  è grigio scuro metallizzato con interni, un po’ scioccanti, in pelle bianca.

                                                            Il retro è molto simile a quello della berlina S

L’impatto è decisamente notevole, un “vetturone” imponente, basato sul pianale della Model S, ma dotato di un altezza dal suolo maggiore e diciamo subito che ho chiesto subito se avesse della capacità pari a un fuoristrada, o SUV, della stessa classe…
La risposta è no. O meglio, ni, forse: considerando che di tutti i SUV venduti forse i percorsi in fuoristrada potranno essere si e no il 5 % non mi stupisco. La realtà è che le sospensioni sono regolabili in altezza, la trazione, ricordiamo, è integrale, e pertanto queste due sane caratteristiche ne fanno comunque un veicolo in grado di affrontare in sicurezza uno sterrato e certamente di trarsi d’impaccio in caso di nevicate ove ci si trovi a dover affrontare strade innevate non ancora battute.
Dato fiato ai miei pensieri mi siedo al volante, ampiamente regolabile e dotato dei comandi usuali.
Il sedile è dotato di uno schienale altissimo e ha regolazioni, ovviamente elettriche, in tutte le direzioni.
Il sedile è rigido ma comodo, forse me lo sarei aspettato più soffice, in linea con alre realizzazioni statunitensi del segmento.
Il cruscotto  è ampio e sintetico ovviamente manca il contagiri, è presente il consueto display al centro, sopra la consolle, che fornisce qualunque possibile informazione sulla vettura, sulla navigazione, consente di collegarsi ad internet, alla radio, sulle posizioni di sedili e sospensioni, una grande massa di informazioni che devono essere ben selezionate in partenza: è necessario sedersi a bordo e dedicare almeno un paio di ore alla consultazione del computer, ciò per evitare di essere distratti alla guida mentre si ricercano informazioni e per ottenere il meglio dalla strumentazione.

La porta del lato guida al mio arrivo si apre da sola ma colpisce lo spigolo della colonna, una cosa piuttosto curiosa e che mi dimostra che il sensore non è proprio precisissimo; per fortuna nessun danno, la vernice è robusta a il pannello di alluminio è sufficientemente elastico da assorbire l’urto senza deformarsi.
Le porte posteriori sono ad “ala di falco” e si aprono verso l’alto ma si piegano verso il corpo vettura in modo da occupare meno superficie possibile, nel passato hanno dato luogo a qualche problema nella chiusura, risolti dopo alcuni richiami e modifiche da parte del fornitore esterno.
Mi siedo e regolo il volante con i numerosi pulsanti a disposizione.
Mi metto in marcia, ovviamente cullato da un silenzio irreale che lascerà stupiti o perplessi nei primi istanti, sembra impossibile, ma non filtra nessun rumore di meccanica.
Le dimensioni della  Model X certo sono abbondanti: Lunghezza 5004 mm, Larghezza 2083 mm, Altezza 1626 mm, Passo 3061 mm, ma con una certa abitudine, complice anche il modo estremamente “soave” di guida in breve passano quasi inosservate al conducente attento e abituato.
Il peso è inevitabilmente elevato, 2468 kg, le batterie sono estremamente pesanti, ma sono installate sotto il pianale, e contribuiscono a mantenere il baricentro piuttosto vicino al terreno, a dispetto di un altezza non proprio contenuta, questa non è una berlina, ma un SUV dalla linea estremamente slanciata.
Con il nuovo aggiornamento di software l’accelerazione da 0 a 100 kmh per il Model X da 100 Kwh, che abbiamo provato, passa da 5,0 secondi a 4,0 s. avvicinandosi al modello Performance non più in catalogo.
Questa notizia mi permette di parlare degli aggiornamenti automatici “on-line”: le vetture Tesla sono sempre collegate on-line e fra di esse. Il che significa che, pur nel rispetto dei codici di “privacy”, il computer di bordo segnala anomalie, guasti, ingorghi di traffico, interruzioni stradali ecc.
Ma cosa ancora più sorprendente riceve aggiornamenti dalla casa madre in base alle esperienze dei test ufficiali e degli stessi conducenti.
Nell’ultimo aggiornamento sono state introdotte delle migliorie di gestione nello sfruttamento delle batterie e dell’erogazione della potenza, che hanno dato luogo ad un miglioramento delle prestazioni. Tutto compreso nel prezzo, certo un po’ salato, che lasceremo per ultimo.
La versione che American Auto Italia ha provato era ancor quella con i sedili non asportabili, mentre la nuova versione ha i sedili della seconda fila asportabili e quelli della terza pieghevoli in avanti, ottenendo un vano di carico davvero cavernoso.

                                              
                                              Davvero cavernoso l'interno, ora, finalmente, con i sedili asportabili.

   Il coperchio sul fondo del vano bagagli è un po' modesto e non è incernierato, quasi fosse stato aggiunto in seguito.


Torniamo alla guida: vettura ampia, silenziosa, mette quasi in soggezione per le sue doti, come l’accelerazione e la velocità massima, autolimitata a 250 kmh.
Dopo la mole della vettura, che va ben digerita, la seconda cosa che mi colpisce è la superficie vetrata sopra i due sedili anteriori, la prosecuzione del parabrezza verso il tetto. In cristallo oscurato dà senz’altro grande luminosità all’abitacolo, ma nelle giornate di sole rende la guida davvero un calvario.
A parziale sollievo la casa fornisce di serie un telo traforato asportabile, disegnato secondo la sagoma del tetto trasparente, che offre un sollievo parziale ai raggi del sole. Parziale, dicevo, perché traforato, e dai fori i raggi del sole comunque colpiscono gli occhi: c’è da chiedersi il perché di questa soluzione un po’ “cheap” al posto di una vera e propria tendina elettrica che avrebbe con certezza eliminato il problema.
Dopo un percorso urbano dove le doti di comfort e silenzio assoluto, unitamente alla potenza immediatamente disponibile, non disgiunte dalla potenza frenante degna delle prestazioni da supercar, mi traggono d’impaccio nel traffico, imbocco una delle superstrade che portano fuori Milano, verso la campagna, e prendo confidenza con l’Autopilota Tesla che, differentemente da quello della Model S che ho provato a febbraio, è un po’ meno “auto”. In pratica quello della “S” permette una guida quasi autonoma, questo, invece, obbliga a maggiore attenzione perché tiene la vettura in corsia, mantiene la distanza dal veicolo che precede, frena in caso di possibile collisione ma…non legge i cartelli stradali, non dà la precedenza nelle rotonde e non frena agli stop.
Insomma è come se fosse stata fatta la scelta di una riduzione delle prestazioni della guida autonoma a favore di una maggiore consapevolezza del conducente.
Certo che, fra silenzio quasi totale, guida assistita, comfort da vettura extralusso, la guida delle Tesla è davvero rilassante. Aggiungiamo la velocità elevata, la tenuta di strada inaspettata, dovuta sia al già citato baricentro basso, sia alle sospensioni pneumatiche a gestione elettronica, doti che la rendono una “grand routiére” senza pari, posto che si superi l’angoscia del “pieno”. E si, perché del benzinaio potrete dimenticarvi. L’autonomia di questo modello è, all’incirca, 500 km. Non arrivo a Roma, mi ha detto qualcuno. Vero, con le Tesla è necessario pianificare il viaggio, e tenere sempre le batterie almeno all’80%, l’emergenza, il “non si sa mai” lo impongono.
Vero è che i Supercharger in Italia cominciano ad essere numerosi, ancor di più, oltre quattrocento, sono gli esercenti di ristoranti, alberghi, hotel, che hanno messo a disposizione dei viaggiatori in Tesla le proprie strutture per ricaricare le vetture durante una sosta piacevole.
È un fuoristrada? Non proprio, ma la possibilità di alzare il corpo vettura permette di affrontare strade sterrate e a fondo non preparato in tutta sicurezza.
E in montagna? Stesso discorso, la trazione integrale, l’altezza da terra regolabile, permettono di affrontare i rigori della stagione invernale in tutta tranquillità.

Insomma, ancora una volta si pone la domanda: Tesla, si o no? Si per l’autonomia ora piuttosto ampia, si per la capacità di carico, si per le prestazioni, si per il comfort, si per la sicurezza, e ni per il prezzo: l’esemplare in prova sfiorava i 150.000 €, forse ancora un po’ troppo anche per l’ecologista benestante, il trendy inveterato, l’innovatore estremo.

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martedì 29 agosto 2017

Tesla news.


              
                Nuove funzionalità per Model S e Model X


Model S e Model X sono le auto più veloci e sicure della loro categoria e ora presentano nuove funzionalità di serie, senza sovrapprezzo. Le sospensioni pneumatiche intelligenti garantiscono migliore maneggevolezza, efficienza e comfort di guida con regolazioni automatiche dell’altezza del veicolo basate sulla posizione. Inoltre, le nuove Model S e Model X da 75 kWh hanno ricevuto un aggiornamento software over-the-air che ne ha migliorato le prestazioni, riducendo il tempo di accelerazione da zero a 100 km/h di un secondo. Viene inoltre offerto un nuovo colore crema per gli interni.

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