La Tesla 90 d l'ho provata anche in Superstrada, e...
E sono rimasto sorpreso. O meglio senza parole. Un fulmine. Una torpedine.
Come ho già scritto, il silenzio è quasi totale, solo il netto fruscio degli pneumatici, la vettura èstabile ecertamente molto più a sua agio nel traffico veloce di una tarda mattinata di un giorno lavorativo, sulla Superstrada Milano-Meda. I sensori avvisano il conducente della presenza degli altri veicoli, la stabilità è sorprendente all'aumentare della velocità.
La velocità è limitata a 250 km/h, e probabilmete l'auto sarebbe in grado di superarla agevolmente.
La frenata è davvero a livello di una supercar.
Ma arriviamo al momento topico del test: il bravo Gianmaria Adamo di Tesla Milano che mi ha accompaganto nella prova, mi invita a inserire il "Cruise Control", il regolatore automatico di velocità e a togliere le mani dal volante, prima del curvone.
Ammetto che non ho il coraggio e dopo un primo istante di irrigidimento della sterzo, questo mi ridà il controllo totale della vettura.
Al ritorno però cedo alle lusnghe della guida assistita e come per miracolo, pur con una mia certa apprensione, l'auto affronta la curva in velocità mantenendosi perfettamente al centro della carreggiata per merito dei numerosi sensori e del GPS. Lo sterzo effettua alcuni aggiustamenti durante la virata, ma la sensazione è sorprendente. Davvero!
L'impressione è di essere al cospetto di un'auto che potrebbe toglier il piacere della guida, anche perchè con il radar riesce a percepire per tempo i veicoli più lenti e adattare la velocità, frnando e riaccelerando.
Ma non è così, semplicemente ci si può affidare, sempre vigili ma non in tensione, a questo sistema di guida assistita che però non è per il momento apllicabile a tutte le condizioni e situazioni di guida, ma solo a "cruise Control" inserito, cioè sopra i 60 km/h, verosimilmente fuori dai centri abitati.
Completa l'equipaggiamento della vettura il tetto apribile elettrico trasparente.
La ruota di scorta è disponibile solo a richiesta, ed è normalmente sostituita da un kit che permette di arrivare ad un gommista.
La ricarica in italia e in Europa è fornita dai Supercharger sulle autostrade e dalle colonnine urbane.
Inoltre la Tesla ha creato una serie di centri di ricarica fuori dalle autostrade https://www.tesla.com/it_IT/destination-charging , alberghi, ristoranti, centri commerciali, dove ricaricare la propria Tesla con miglior comfort.
Certo che l'approccio al viaggio deve essere diverso da quello che si avrebbe con un'automobile con il motore a combustione interna. Bisogna avere sempre almeno mezza carica delle batterie, per poterla ultimare alla bisogna.
Un appunto sulla posizione del punto di ricarica, posizionato sotto il faro laterale posteriore sinistro:
lo avrei preferito a destra, lato marciapiede, per essere più vicino alle colonnine di ricarica.
Photo courtesy Clean Technica
Insomma un invito a provarla, per chi non ci crede e per chi ci crede. Torneremo su questa bella e sorprendente serie di vetture con alcuni pareri pro e contro.
Alla prossima!
https://www.tesla.com/it
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