venerdì 24 marzo 2017

Hudson al Museo dell'Automobile di Torino

Esclusivo! La mia Hudson Commodore Coupé parte per Cross Roads!


Un grande onore per me essere stato invitato a partecipare con la mia Hudson alla mostra Cross Roads al Museo dell'Automobile di Torino.
http://www.turismotorino.org/internaEvento.aspx?idA=335&idEvento=21965

http://www.cittamotori.it/home/?p=4043

Quì una breve descrizione della marca e del modello.

HUDSON COMMODORE COUPÉ SIX
1948
ITA
Innovative, affidabili ed eleganti, le Hudson hanno contribuito all’evoluzione dell’auto made in USA dal 1909 al 1957, anno in cui la Hudson Motor Company cessò la produzione. La vettura qui esposta fu realizzata nel secondo dopoguerra quando, finite le restrizioni imposte dal conflitto mondiale, la Hudson riavviò le catene di montaggio (il 30 agosto 1945). Se i modelli usciti nel 1946-47 differivano di poco rispetto alle vetture d’anteguerra, fu nel 1948 - in anticipo di almeno un anno rispetto ai grandi costruttori di Detroit – che la Hudson debuttò con una serie di vetture del tutto inedite e contraddistinte da un design moderno e innovativo, da annoverare senza dubbio tra i migliori del periodo post bellico. Queste vetture erano note per lo “Step Down Design”: si doveva scendere in auto, anziché salire, e il posizionamento delle masse verso il basso garantiva un centro di gravità più vicino al terreno, con grandi vantaggi in termini di confort e tenuta di strada. La vettura qui esposta è stata acquistata negli anni '60 da un noto collezionista dell'area milanese, presso il garage del Principe Ranieri di Monaco. Con tutta probabilità essa veniva usata da personaggi dell'entourage del Principe.

Motore: in linea 6 cilindri – potenza: 121 cv
Grazie a LUCA DI GRAZIA

ENGLISH
Innovative, reliable and elegant, the models produced by the Hudson Motor Company contributed to the evolution of American-made cars from 1909 to 1957, when the company ceased production. The car displayed here was built in the post-war years, when, the restrictions imposed by World War II having come to an end, the Hudson company got its assembly lines rolling again (on 30 August 1945). While the models launched in 1946-47 differed little from the pre-war models, in 1948 – at least a year before the great Detroit car makers – the Hudson company unveiled a number of totally unprecedented cars, characterised by their modern, highly innovative design, undoubtedly among the best of the post-war period. These models were known for their “Step Down Design”: you had to step down, instead of up, to get into the car, and the low position of the weights resulted in a centre of gravity closer to the ground, with significant benefits in terms of comfort and road holding. The car that we see here was bought in the 1960s from a well-known collector in the Milan area. It came from the garage of Prince Ranieri of Monaco and in all likelihood it had been used by people from the entourage of the Prince.

Engine: in-line 6-cylinder - Power: 121 hp

Thanks to LUCA DI GRAZIA

http://www.museoauto.it/website/it


Messaggio promozionale: i ricambi e gli pneumatici delle auto USA sono da www.americanauto.it

mercoledì 22 marzo 2017

Jeep pick-up?

Indimenticato e indimenticabile il pick up SC Rambler
o Scrambler, con un evidente gioco di parole fra il marchio Rambler, di proprietà della American Motors Corporation, vettura da turismo e il significato della parola, arrampicatore (non sociale!), rimescolatore (?), colui che balza, meglio.
O anche un richiamo al mondo motociclistico, dove le "Scrambler" sono moto da fuoristrada non impegnativo. Prodotto dal 1981 al 1985,rimane quasi unico fra i modelli Jeep, escludendo alcune versioni delle CJ 6, per essere stato concepito come pick up già dalle origini. Unico anche per essere caratterizzato dalla possibiltà di avere il tetto in tela, oltre al piccolo e grazioso hard top, offrendo così l'arioso abitacolo di una convertibile a due posti adatta a raggiungere i lughi più impervi.
Potrebbe non esser più solo, infatti i "rumors" riportano che la Jeep abbia in cantiere per il 2019 un bel pick up, dall'aria estremamente robusta.


Potrebbe chiamarsi JT, da Jeep Truck. Le indagini di mercato sembrano essere favorevoli alla presentazione di un p/u di dimensioni relativamente piccole, rispetto ai tradizionali modelli USA, soprattutto se destinato ad un uso prettamente fuoristradistico. Sembra che la ragione principale per il ritardo di presentazione del p/u sia la fortissima domanda per la Wrangler, che rischierebbe di rallentare la produzione di entrambi i modelli.
Da notare che esiste unkit di conversione ufficiale Mopar (il marchio dei ricambi Chrysler) che negli USA viene fornito per la somma, modica, di circa $5.500, per trasformare le Wrangler dal 2007 al 2012.
Alcuni sono già stati convertiti anche in Italia. Chi vivrà vedrà!



Messaggio promozionale: i ricambi Jeep e gli pneumatici sono da www.americanauto.it


photo credit: Allpar.




lunedì 20 marzo 2017

Raduno di primavera.




Bombardone! 
Nome appropriato per il XIX raduno di veicoli militari storici che si è tenuto ieri nella graziosa frazione di Zinasco, in Lomellina, provincia di Pavia.
un'ottantina di veicoli militari storici hanno preso parte a questo raduno organizzato dal dinamico
Club Veicoli Militari Storici http://www.cvms.it
La parte del leone l'hanno fatta le nostre beniamine di fabbricazione USA, infatti abbiamo potuto ammirare i Dodge Command Car

Le Ford M 151 Mutt



nonché una selezione di Jeep in varie versioni e allestimenti
come questa splendida in versione U.S. Navy
Dopo aver percorso valloni e argini, fra vecchie cascine e tranquilli paeselli 
Il pranzo in un ristorante tipico della zona ha rinfrancato gli animi.
Nel pomeriggio sosta al mercatino di Bombardone ed estrazione della lotteria di San Giuseppe. Insomma una bella domenica fra amici in allegria al rombo delle storiche in verde militare.
Il prossimo raduno si terrà a Volandia, il museo del volo adiacente all'Aeroporto di Malpensa, sito presso gli Stabilimenti Caproni, previsto per il 2 aprile prossimo, in concomitanza con l'assemblea annuale del sodalizio.



Messaggio promozionale: i ricambi e gli pneumatici per i veicoli americani li trovate da 




domenica 19 marzo 2017

Tesla: Opinioni a confronto, perché no.

Tesla, un dibattito sui pregi e difetti dell'auto 100 % elettrica.



Ospito volentieri sulle pagine virtuali di American Auto Italia alcune opinioni sul concetto di auto elettrica, rappresentato dalla bella berlina USA.

"Chiediamo alll'Arch. Enrico Sardini proprietario dell'iconico negozio
http://www.tinycars.it/, il paradiso dei collezionisti di automodelli, collezionista e grande appassionato di motori, alcune opinioni sulla Tesla, vettura statunitense totalmente elettrica creata
dall'esplosivo Elon Musk.

D: Un parere socio-economico sulla Tesla full electric.

R.:  Penso che ovviamente sia una macchina di alto
livello, adatta a soggetti particolarmente sensibili alle mode e desiderosi di
darsi una impronta ecochic col prossimo.

D: Può essere un'alternativa a certa auto ad alte prestazioni?

R.: Molto relativamente, più avanti nell'intervista mi spiegherò meglio.

D: Quale può essere il suo pubblico di riferimento?

R.: Confermo quanto detto nella mia prima risposta: "ecochic".

D: Cosa pensi del prezzo?

R.: In questi termini il prezzo è secondo me adeguato alla categoria a cui
appartiene ma soprattutto alle indubbie qualità tecniche e intrinseche della
vettura, sicuramente affascinante ed appagante su ogni tipo di profilo estetico e
concreto.

D: Ritieni le prestazioni adeguate?

R.: Le prestazioni elevate in accelerazione non fanno assolutamente una vettura
sportiva in quanto non adatta come filosofia e come idea generale ad un utilizzo
sportivo.

D: Pensi che il rapporto tempi di ricarica/autonomia sia adeguato?

R.: Il vero tallone d'Achille, lo sappiamo: non tanto l'autonomia quanto i tempi
biblici di ricarica che la rendono secondo me una auto sostanzialmente
inutilizzabile da chi lavora sul serio con le vetture. È chiaro che un
professionista non ha il tempo per perdere un'ora di ricarica ogni 3/400 km.

                                               Un modellino della Tesla S e il suo Supercharger. www.teslarati.com

D.: Quali possono essere le criticità di questa vettura?

R.: Faccio un esempio: il caso estremo di tua madre che sta male quando arrivi a
in una qualunque località di vacanza, magari in Toscana, e la batteria è quasi scarica. Con un'auto a benzina, rifai il pieno e sei di ritorno, con questa no. Intendo far riflettere che con questa macchina è impossibile gestire certe criticità che nella vita possono accadere: immagina un
infarto a un congiunto o cose simili.

D: Immagino che, da persona informata e colta, vorrai provarla?

R.: Si, certamente, ma vorrei aggiungere una riflessione, ricordiamo che il territorio italiano non è tutto come al Nord; proviamo a immaginare un vacanza in Calabria o una puntata in Basilicata, dove trovi una ricarica di notte? E' semplicemente una utopia.

Rigraziamo l'Arch. Enrico Sardini, alla prossima puntata.

http://www.tinycars.it/


messaggio promozioanale: i ricambi e gli pneumatici per le auto USA sono da: www.americanauto.it