martedì 21 maggio 2019

Jeep Renegade Trailhawk 2019

                     Ecco la prova della Jeep 
                    Renegade Trailhawk 2019




             Provata in un contesto decisamente invernale la brillante piccola SUV Jeep





Dotata dell'ottimo propulsore Diesel 2.0 Multi jet da 170CV e della trasmissione automatica abbinata alle 4WD, la ns. Trailhawk si presenta in una colorazione folgorante denominata "Solar yellow" impreziosita dalla grande decal antiriflesso nera sul cofano motore.



La prova si è svolta con un veloce percorso in autostrada fino al Lago d'Iseo, per poi proseguire lungo la superstrada a est dello stesso lago che ci ha portati rapidamente a Edolo, per poi risalire lungo la valle Camonica, passare per Ponte di legno e raggiungere in serata il Passo del Tonale.


Una grande capacità di carico per tutto l'equipaggiamento è stata la prima sorpresa, scatole, scatoloni e valigie per la trasferta hanno preso posto nel bagagliaio abbassando i sedili posteriori e rimuovendo la copertura del piano di carico.
Il percorso in autostrada ha dimostrato la generosità del propulsore che rende fluida la marcia.
L'accelerazione è ottima e la ripresa altrettanto, rendendo il piccolo SUV adatto anche alla guida veloce.
Complici le sospensioni elettroniche, già provate sul Cherokee, queste SUV di ultima generazione  Jeep si dimostrano all'altezza in tutte le situazioni nelle quali le abbiamo provate.

Lungo le strade di montagna le dimensioni contenute permettono di muoversi agevolmente e, credo, anche una famiglia di due adulti e due bambini possa ancora trovarsi a proprio agio in una vacanza avventurosa. C'è abbondanza di spazio anche per i passeggeri adulti, nei sedili posteriori, massimo due, posto che gli occupanti non esagerino coi bagagli.
La salita al Passo del Tonale è stata agevole per la abbondante dotazione di cavalli, ma non mi sono trovato bene con i nuovi fari a LED: le nuvole erano molto basse, rammento che mi sono recato in Val Camonica a metà aprile, era come essere immerso in una coltre lattiginosa, e la luce a lED si rifrangeva su questo invalicabile muro bianco.

Passare agli antinebbia non ha creato nessun miglioramento, sono molto bassi e la profondità del fascio di luce non era sufficiente: mi è toccato procedere a velocità estremamente moderata.


La prova poi è proseguita con un test nella neve alta circa quaranta centimetri



Una stradina sterrata ricoperta di neve fresca, ero convinto di rimanere bloccato: seleziono le 4WD e la posizione snow, e parto.
Nessun problema, la virtù di questo sistema è ampiamente provata, la generosa altezza dal suolo mi ha permesso di percorrere un tratto che sarebbe stato problematico per qualunque altra vettura, anche l'attraversamento del ponte in foto, che temevo estremamente sdrucciolevole, si è in realtà rivelato un percorso senza problemi, esame superato!


Sentieri innevati e fangosi si sono dimostrati il terreno di battaglia preferito dalla ns. Renegade Trailhawk.
Non solo a bassa velocità ma anche tenendo una guida estremamente brillante in rare occasioni le buche hanno portato al fondo-corsa gli ammortizzatori.
Nemmeno lunghi tratti fangosi l'hanno messa in imbarazzo, devo dirmi piuttosto soddisfatto dalle prestazioni in terreni non preparati e massacrati dalla natura, ottimo comportamento.
Anche spremedo a fondo la piccola Jeep i consumi di gasolio si sono sempre mantenuti all'interno di parametri sostenibili, mai sotto i 10 km/l.




Qui trovate le dotazioni della nuova Renegade Trailhawk 2019: https://www.jeep-official.it/configuratore/renegade/#/version

la ns. vettura era dotata delle barre sul tetto, della decal nera sul cofano, del tetto in tinta con la decorazione nera e dei cerchi in lega neri da 17".
A questo link la prova della Model Year 2018 col motore Multiair 1.4 a benzina: https://americanautoitalia.blogspot.com/2017/01/jeep-renegade-75th-anniversary-test.html

Ricordiamo che la Renegade è stata insignita del premio Miglior SUV Compatto 2018, e devo dire che la giuria indipendente ci ha visto giusto!


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lunedì 20 maggio 2019

CHEVROLET CAMARO LEADING CAR

GRIFFATE” CAVAUTO, LE CHEVROLET CAMARO LEADING CAR E SAFETY CAR


PER LA PROVA ITALIANA DELLA NASCAR WHELEN EURO SERIES



LA CORVETTE GRAND SPORT SARA’ LA PACE CAR DELLA PROSSIMA 500 MIGLIA DI INDIANAPOLIS


Monza, 20 maggio 2019 - Il marchio Chevrolet ha un legame molto forte con la serie NASCAR e dal 1952 ad oggi, anno in cui è stata istituita la Classifica Costruttori, ha vinto il campionato in ben 39 edizioni, con diversi modelli.
Per questo il Gruppo CAVAUTO ha messo a disposizione dell’organizzazione della tappa italiana della NASCAR Whelen Euro Series , presso il circuito di Franciacorta, una Camaro Cabrio e una Camaro Coupé da utilizzare come Leading Car e Safety-car. Esattamente una Camaro Cabrio V8, la Convertible (come è chiamata in America questa tipologia di prodotto) per eccellenza, che combina aggressività ed eleganza con quel senso di libertà che solo la guida a cielo aperto può offrire, e una Camaro Coupé 2.0 Turbo, che mantiene il DNA potente e sportivo della V8 ma permette di vivere pienamente una vettura di questo livello senza rinunciare alle prestazioni, con emissioni più basse e un risparmio economico importante su IPT, tassa di proprietà e assicurazione RCA.
La Camaro è dunque protagonista sulla griglia di partenza anche senza essere in gara: proprio com’è avvenuto tante volte negli Stati Uniti, anche fuori dall’ambito NASCAR, soprattutto in occasione della 500 Miglia di Indianapolis,  dove la Camaro è stata per ben nove volte Pace-car della celebre competizione.
Ora, da tre anni a questa parte, questo ruolo spetta alla Corvette e alla fine di questa settimana, domenica 26 maggio, sarà una Grand Sport 2019 la Pace Car della 500 Miglia di Indianapolis.
È la sedicesima volta che la  Corvette  viene scelta per questo compito. La trentesima in generale per il marchio Chevrolet, che aprì la gara nel 1948 con una Fleetmaster Six. Nessun altro brand può vantare queste cifre!
Tornando all’evento in Franciacorta, non dobbiamo dimenticare che la gara principale è stata vinta dal pilota israeliano Day Alon con una vettura marchiata Chevrolet. La NASCAR Whelen Euro Series sta continuando il suo progetto di crescita in Europa, in sette paesi diversi con eventi capaci di attirare al via piloti come l’ex-Campione del Mondo di F.1 Jacques Villeneuve,  vincitore anche a Indy e nella serie CART americana, o l’ex-pilota di F.1 Alex Caffi, oltre a Bobby Labonte - una leggenda della serie NASCAR - e la tedesca Ellen Lohr, capace di vincere nel DTM tedesco.
In occasione della manifestazione bresciana, il Gruppo CAVAUTO ha inoltre esposto nel paddock la Chevrolet Corvette Final Edition. L’allestimento Final Edition è disponibile sulle versioni Grand Sport e Z06; si tratta della settima generazione di questo modello.  L’ultima, dato che a breve la C7 sarà sostituta dalla nuova C8 che promette grosse novità, tra le quali l’adozione del motore posteriore centrale.  A fianco della Corvette, ha fatto bella  mostra di sé anche la Dodge Challenger R/T Scat Pack 392, la “muscle car” per chi non si accontenta della sola potenza ma vuole anche una vettura con confortevole spazio interno per 5 persone.

Il Gruppo CAVAUTO, è specializzato in auto americane da 35 anni, ed è la realtà aziendale più grande in Italia per quanto riguarda il numero di veicoli venduti con i marchi Cadillac, Chevrolet, Camaro, Corvette. Il Gruppo CAVAUTO e anche il primo dealer in Italia a commercializzare la gamma Dodge e RAM attraverso un accordo con tutti gli importatori ufficiali in Europa, autorizzati direttamente dalla Casa madre.

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